Centinaia di associazioni, sindacati, Ong, reti e collettivi si sono
dati appuntamento nel paese nordafricano per discutere e fare proposte
sui temi più vari, ma tutti vitali e essenziali per la vita del mondo.
La prima attività del Forum è prevista per la mattina del 26 aprile con
l’assemblea delle donne, quindi nel pomeriggio la manifestazione di
apertura nel centro della città ed alle 19,30 il concerto di Gilberto
Gil.
A Tunisi sono attese 70 mila persone provenienti da 125 paesi. Ma il
clima non dei più tranquilli considerando che si svolge in una delle
capitali della primavera araba e il momento è delicato. Ma proprio per
questo gli organizzatori si sono fatti in quattro perché il forum si
svolgesse.
Da Seattle alle primavere arabe il mondo è cambiato ma le domande
restano sempre le stesse: giustizia sociale, democrazia, dignità.
Al Forum si parlerà soprattutto delle rivoluzioni nella regione
Maghreb – Mashrek, delle esperienze dei nuovi movimenti di protesta e le
nuove forme di organizzazione (a cui è dedicata la giornata di apertura
); si discuterà delle condizioni e della vita dei migranti, delle
condizioni delle donne, dei giovani; della Palestina (a cui viene
dedicata, in modo simbolico, una giornata).
I seminari registrati negli undici assi tematici del Forum hanno
raggiunto il considerevole numero di 800 unità, a conferma della varietà
di voci provenienti da ogni parte del pianeta e del bisogno di
confrontarsi e di far conoscere le proprie esperienze e le proprie
proposte. Da questi seminari si proseguirà per le “assemblee di
convergenza”, che sono il tentativo di fare sintesi e di favorire la
nascita di piattaforme o piani d’azione tematici.
La rete dei migranti molto probabilmente rappresenterà lo spazio più
vivo e colorito del campus universitario, con una partecipazione che si
prevede elevatissima per le aspettative che si sono create attorno a
questo appuntamento, in una delle aree geografiche più conosciute al
mondo dai migranti, di fronte a quel mar Mediterraneo che apre o chiude i
sogni di una nuova vita. Proprio il Mediterraneo è il soggetto di una
assemblea di convergenza, voluta dal coordinamento italiano del Forum
Sociale, per discutere di cittadinanza, di comunità e di alternative
sostenibili e civili per tutte le popolazioni che si affacciano su
questo mare. Infine, il tema dei diritti sindacali, il ruolo dei
sindacati indipendenti nei processi di cambiamento democratico, la
necessità di promuovere politiche di occupazione e di impiego fondate
sul rispetto dei diritti fondamentali, occuperanno la discussione tra i
sindacati di tutto il mondo.
Saranno cinque giorni pieni per ascoltare le esperienze che arrivano
da tutte le parti del globo. E soprattutto per chi ci sarà la
possibilità di saperne un po’ di più di quello che avviene in quella
parte del mondo.
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