«Lo sblocco dei 67 miliardi per investimenti di fondi Fas e Fesr,
attualmente bloccati dai vincoli del Patto di stabilità interno,
permetterebbe l’apertura di 100 mila nuovi cantieri». A spiegarlo è
stato il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola,
a margine della manifestazione che i Comuni hanno promosso questa
mattina insiema all’Ance sui vincoli del Patto di stabilità. Vendola ha
evidenziato “la stupidità” di questi paletti imposti dal Patto di
stabilità interno dove «vengono messe sullo stesso livello le spese per
gli investimenti e quelli per la spesa corrente».
«Ci aspettiamo un atto di responsabilità da parte del governo. I
vincoli del patto di stabilità sono un cappio al collo delle pubbliche
amministrazioni, che hanno risorse chiuse in cassaforte per aprire i
cantieri e dare lavoro. Liberare Comuni e Province da questa ipoteca
drammatica significa aprire centinaia di migliaia di cantieri. Il grido
di dolore dei sindaci e dei presidenti di Regione è comprensibile». ha
proseguito il leader di Sel.
«Abbiamo di fronte ogni giorno l’angoscia di aziende e persone che
perdono il lavoro. Non è più consentito perdere tempo. Ci sono poche
ore. Altrimenti tutti faremo azioni eclatanti per spingere la classe
dirigente per fare i conti con la realtà – osserva il leader di Sel – Il
patto di stabilità è frutto dell’ottusità ideologica.Da una parte c’è
il bisogno urgente di riaprire i cantieri, dall’altra parte il governo
deve dare una risposta sugli ammortizzatori sociali».
Al momento alla richiesta avanzata dagli amministratori locali è arrivata la disponibilità dei presidenti di Camera e Senato. Laura Boldrini e Pietro Grasso hanno dato il via libera all’istituzione di una commissione
speciale che esamini il decreto per lo sblocco del patto di
stabilità per i comuni e gli enti locali e che il Parlamento dovrà
inviare all’attenzione del governo. «Sono disponibile a favorire,
perquanto riguarda le competenze parlamentari, ogni provvedimento che
sblocchi gli investimenti per i comuni. Attendiamo i testi del governo»
ha dichiarato Grasso.
«Dopo l’ottima disponibilità che ci è giunta dai presidenti delle Camere ci sono tutte le condizioni per arrivare ad una soluzione del
problema e pagare con i soldi che ci sono in cassa, complessivamente 11
miliardi, due per le province e nove per i comuni» ha commentato il
presidente dell’Upi (Unione delle province italiane), Antonio
Saitta, che insieme alla delegazione dei sindaci ha incontrato Boldrini
e Grasso. «Con l’istituzione della commissione speciale si potrà
praticamente arrivare dopo la disponibilità della Comunità europea e le
dichiarazioni del ministro Grilli ad una ‘manovra economica per lo
sviluppo» ha spiegato Saitta.
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