giovedì 21 marzo 2013

Vendola: per lo sviluppo del paese stop al patto di stabilità. Boldrini-Grasso sì a commissione speciale

 
«Lo sblocco dei 67 miliardi per investimenti di fondi Fas e Fesr, attualmente bloccati dai vincoli del Patto di stabilità interno, permetterebbe l’apertura di 100 mila nuovi cantieri». A spiegarlo è stato il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, a margine della manifestazione che i Comuni hanno promosso questa mattina insiema all’Ance sui vincoli del Patto di stabilità. Vendola ha evidenziato “la stupidità” di questi paletti imposti dal Patto di stabilità interno dove «vengono messe sullo stesso livello le spese per gli investimenti e quelli per la spesa corrente».
«Ci aspettiamo un atto di responsabilità da parte del governo. I vincoli del patto di stabilità sono un cappio al collo delle pubbliche amministrazioni, che hanno risorse chiuse in cassaforte per aprire i cantieri e dare lavoro. Liberare Comuni e Province da questa ipoteca drammatica significa aprire centinaia di migliaia di cantieri. Il grido di dolore dei sindaci e dei presidenti di Regione è comprensibile». ha proseguito il leader di Sel.
«Abbiamo di fronte ogni giorno l’angoscia di aziende e persone che perdono il lavoro. Non è più consentito perdere tempo. Ci sono poche ore. Altrimenti tutti faremo azioni eclatanti per spingere la classe dirigente per fare i conti con la realtà – osserva il leader di Sel – Il patto di stabilità è frutto dell’ottusità ideologica.Da una parte c’è il bisogno urgente di riaprire i cantieri, dall’altra parte il governo deve dare una risposta sugli ammortizzatori sociali».
Al momento alla richiesta avanzata dagli amministratori locali è arrivata la disponibilità dei presidenti di Camera e Senato. Laura Boldrini e Pietro Grasso hanno dato il via libera all’istituzione di una commissione speciale che esamini il decreto per lo sblocco del patto di stabilità per i comuni e gli enti locali e che il Parlamento dovrà inviare all’attenzione del governo. «Sono disponibile a favorire, perquanto riguarda le competenze parlamentari, ogni provvedimento che sblocchi gli investimenti per i comuni. Attendiamo i testi del governo» ha dichiarato Grasso.
«Dopo l’ottima disponibilità che ci è giunta dai presidenti delle Camere ci sono tutte le condizioni per arrivare ad una soluzione del problema e pagare con i soldi che ci sono in cassa, complessivamente 11 miliardi, due per le province e nove per i comuni» ha commentato il presidente dell’Upi (Unione delle province italiane), Antonio Saitta, che insieme alla delegazione dei sindaci ha incontrato Boldrini e Grasso. «Con l’istituzione della commissione speciale si potrà praticamente arrivare dopo la disponibilità della Comunità europea e le dichiarazioni del ministro Grilli ad una ‘manovra economica per lo sviluppo» ha spiegato Saitta.

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