lunedì 30 aprile 2012

Niente è come sembra


Femminicidio. È una parola che utilizziamo da anni, che abbiamo scritto tante e tante volte per denunciare quello che accade in Italia e in altri Paesi, per informare e fare capire che quello che avviene intorno a noi non è un caso, non è il frutto di un raptus di follia, non è passione, non è gelosia, non è amore. Sembra non essere chiaro per nessuno: per la cosiddetta società civile, per i media, per la politica.
Proprio qualche settimana fa “Ragazze interrotte – Sel” ha lanciato in rete un manifesto che ha un’immagine di due mani giovani che s’intrecciano e lo slogan dice “Niente è come sembra. Non è amore ma assassinio”. Un modo chiaro per mettere in evidenza dove nasce la violenza e dove bisogna intervenire. Bisogna fare i conti con questo, con il nostro mondo non con quello che pensiamo appartenga sempre agli “altri“.
Noi, la cosiddetta società civile, quella che non si tira mai indietro se c’è da firmare un appello, da scendere in piazza, da inorridire davanti alla morte di una ragazza come Vanessa. Quella stessa società civile che poi però – con la stessa scioccante convinzione – si lascia andare a insulti violenti nei confronti delle donne che non conducono vite “appropriate”, che – secondo la barbara logica dominante – avrebbero una condotta che favorirebbe la violenza.

martedì 17 aprile 2012

BILANCIO SEL FEDERAZIONE DI POTENZA

Lo scorso 23 marzo l’assemblea provinciale ha approvato il bilancio consuntivo relativo agli anni 2010/2011, il bilancio di previsione anno 2012 e la relazione politica. Il bilancio consuntivo, come è possibile verificare consultando il sito di Sel provinciale http://www.selfederazionepotenza.blogspot.it dà in verità contezza di tutte le entrate ed uscite a far data dal 2009, ovvero dal momento in cui ci siamo insediati come Sinistra per la Basilicata nelle istituzioni provinciale e comunale della città capoluogo. In pratica, il nostro partito rende trasparente e pubblico l’utilizzo delle proprie risorse anche per il periodo antecedente alla propria formale costituzione, avvenuta, come è a tutti noto, con il congresso nazionale celebrato nel mese di ottobre 2010 a Firenze. Dato ancora più rilevante se si pone mente al fatto che la contribuzione a carico degli iscritti presenti nelle istituzioni è stata resa cogente, per i rappresentanti istituzionali di Provincia e città capoluogo, soltanto con l’approvazione da parte dell’assemblea regionale del 4 gennaio 2012 del relativo regolamento finanziario.

Nichi a Repubblica Tv

Questa mattina Nichi si è confrontato in diretta nel videoforum di Repubblica Tv su lavoro, crescita, rimborsi elettorali, antipolitica e inchieste.

Guarda il video

“Il mio unico interesse è fare bene. Mai fatto favoritismi”


Governatore Vendola, due inchieste che la coinvolgono in due giorni, sente di aver sbagliato qualcosa?
Al contrario. Sono molto sereno perché per quel che mi riguarda ho operato nel migliore dei modi. Penso che chi ha costruito queste ipotesi accusatorie abbia preso un abbaglio.

Quindi sta dicendo che c’è un complotto dei magistrati?

(Sorride) un punto fermo della mia educazione politica é non gridare mai al complotto. Peró non posso che rilevare un paradosso: le due inchieste sollevano dubbi su due azioni che ho messo in atto per tutelare gli interessi della regione e migliorare la qualità della sanità pugliese”.

Presidente, Non dovrebbe essere preoccupante, che si riaprano continuamente dei filoni di indagine?
Mi angoscia che ci siano inchieste, ovviamente. Una persona che sa dii essere onesta e non ha mai atto favoritismi per nessuno, in questi casi soffre due volte. Ma mi rende molto sereno il fatto che questi addebiti – quando studio le carte – non abbiano, secondo me, alcun fondamento. Cosa posso dire per non minimizzare né avvalorare dei sospetti che ritengo ingiusti?

mercoledì 11 aprile 2012

L’indecenza di una riforma fatta contro i giovani


C’è una sola cosa ancora più insopportabile dei contenuti della riforma del mercato del lavoro con cui il governo Monti ha introdotto di fatto la libertà di licenziamento: è l’alibi che adduce per giustificarli. Mario Monti lo ha ripetuto anche negli ultimi giorni. La riforma, arrembaggio contro l’art.18 incluso, serve per dare lavoro ai giovani e ridurre il precariato.
E’ una bugia doppiamente odiosa. Perché cerca truffaldinamente di contrapporre i padri ai figli e perché usa strumentalmente il disagio dei giovani senza far praticamente nulla per alleviarlo. Per i precari questa riforma non comporterà nessun miglioramento. Rischia in compenso di peggiorare la situazione. Quel che c’è nel testo è molto poco e facilmente aggirabile, quel che manca è tutto ciò che di incisivo si poteva fare.