martedì 31 gennaio 2012

Tassa di soggiorno, ius soli, accesso ai CIE: il governo Monti delude


Oggi scatta la nuova tassa sul permesso di soggiorno, voluta fortemente dalla Lega nel governo Berlusconi, che prevede un aumento tra gli 80 e i 200 euro rispetto ai 57 che si pagano adesso per la pratica. Il governo ha deciso di prendere tempo, nonostante gli annunci. Forse verrà scelta la strada di un provvedimento amministrativo da non sottoporre al voto o quella di un disegno di legge complessivo in materia, dal futuro sicuramente più complicato viste le posizioni del PdL e l’opposizione molto pesante della Lega.
Si poteva almeno sospendere l’attuazione di questa misura, per comprendere successivamente come procedere. Invece da oggi è operativa. E l’inaccettabilità della norma è data anche dall’obiettivo del precedente governo di destinare gran parte degli introiti di questo balzello al rimpatrio dei migranti irregolari. Quasi una beffa nei confronti di chi invece è regolare!
Bisogna dire che anche su queste politiche le speranze di vedere un cambio di rotta nel governo Monti si stanno man mano affievolendo.

venerdì 27 gennaio 2012

Ricordare per opporsi alla banalità del male

Il 27 gennaio ricorre l’anniversario della giornata della memoria. Infatti, il 27 gennaio del 1945 le armate rosse sovietiche varcarono le soglie dei  cancelli dei campi di concentramento polacchi, scoprendo l’eccidio  degli ebrei e rivelando al mondo intero il più grande disastro sociale. Il numero degli ebrei e non solo il loro, e’ stato  spaventoso. Si parla di circa sei milioni di morti. Si è trattato, come dicono gli storici, del più grande e crudele assassinio di Massa.

Quell’evento e quella serie di eventi, simbolicamente  racchiusi in una data significativa per ricordare lo sterminio degli  ebrei permette, che il ricordo dell’olocausto non sia affidato solo o prevalentemente al ricordo individuale e collettivo, ma diventa patrimonio della coscienza pubblica attraverso tutte le sue forme.

mercoledì 25 gennaio 2012

Il gigante che dorme

Ragioniamo. Ho letto così il discorso di Asor Rosa ("I sette pilastri della saggezza", il manifesto....). Dai pezzi sparsi - proponeva - cerchiamo di ricostruire il puzzle, mettendo in fila eventi e fatti, ciò che di nuovo è accaduto e sta per accadere. Un saggio da rivista, più che un articolo di giornale. Ma il manifesto è un giornale pensante. E dunque sta bene così. Il passaggio è inedito. Il salto rispetto all'immediato passato c'è stato. È compito di ognuno di noi riposizionarsi sul nuovo terreno, nell'analisi e nell'iniziativa.
Forse non era proprio adatto il titolo, credo dello stesso autore. C'è già troppa saggezza attribuita al professor Monti da parte dei suoi molti improvvisati amici, da potergliene attribuire, sia pure ironicamente, una buona dose anche da parte nostra. Io credo che i professori al governo raramente siano saggi. E quando poi si tratta non del filosofo-re, ma del tecnico economista, voi capite che le cose non sono destinate ad andare per il meglio.

lunedì 23 gennaio 2012

Assemblea SEL, alcuni video


Vi proponiamo una selezione di alcuni video andati su televisioni e siti internet su Nichi e l’assemblea generale di Sinistra Ecologia Libertà:



 
REPUBBLICA TV




“Rompiamo il recinto!” I punti salienti del discorso di Nichi

Ecco i punti salienti del discorso di Nichi all’assemblea generale di SEL:

‘All’isola del Giglio, un paradiso naturale del nostro Mediterraneo, una perla improvvisamente e improvvidamente scheggiata e oltraggiata, è naufragata penosamente un’idea di modernità fatta di mercificazione globale e di selvaggia diseguaglianza.  So che le metafore si sprecano, ma sono davvero troppe le emozioni che suscita la tragedia del Costa Crociere, una metropoli in miniatura, galleggiante commerciale, una nave chiamata concordia, che inciampa in uno scoglio mentre esibisce il proprio gigantismo, e mentre comincia la pena dell’affondamento si consuma lo scontro terribile e umanissimo tra la viltà e la passione civile, tra la paura e il coraggio.
E il dibattito politico galleggia nel vuoto della retorica, visto che il tema da aggredire è l’aggressione ambientale, lo stupro del mare e della costa, la privatizzazione predatoria di quei beni comuni che cominciano a scarseggiare: la terra, l’acqua, la salute, l’energia. E a che vale commuoversi pubblicamente per i cetacei in pericolo, quando non si fa nulla per bloccare il mercato delle autorizzazioni alla trivellazione dei fondali del mare, in cerca di un greggio di scarsa qualità da risucchiare in superficie attraverso macchine e tecnologie che si sono rivelate difettose o mal utilizzate.

“Altro che quarto polo. Voglio costruire il primo polo per vincere”


«Innanzitutto: altro che “quarto polo”. Ambisco a costruire il “primo polo”, per vincere le elezioni e portare il paese a sinistra». Nichi Vendola risponde così alla domanda se vuole costruire un polo alternativo Sel-Idv, se se i rapporti con il Pd dovessero precipitare.

Ma nel Pd in molti spingono per rompere con voi e allearsi con il centro.
C’è da compiere l’opera immane della deberlusconizzazione del paese. Il berlusconismo non era una condizione di costume, un’idea di società. Ora, con il governo tecnico, c’è una messa in stand by della contesa fra programmi e valori alternativi. Ma quella di una grande sinistra di governo che rimescoli culture, radicale senza estremismi né tentazioni minoritarie, riformista e non genuflessa al mercato, non è esigenza di un ceto politico.

giovedì 19 gennaio 2012

Manifesto contro la precarietà. L’inizio di un percorso

Un tempo era argomento per sociologi del lavoro, economisti, giuslavoristi. Discussione accademica per professori che predivano il futuro. Oggi la precarietà è la drammatica realtà quotidiana di tutti, giovani e non, donne, migranti, dei milioni di disoccupati, di chi ha contratti a tempo, o saltuari, di chi è “a scadenza” come cibo da supermercato.
In questi anni, in Italia e non solo, i diritti sociali e del lavoro sono stati progressivamente sacrificati sul piatto e nel nome della competizione globale e dell’abbattimento dei costi. Tutto questo ha determinato l’aumento della disuguaglianza, causa strutturale della crisi nella quale siamo immersi.

L’ultima terra di Aviga, il ragazzo fuggito dalla Nigeria e venuto a morire a Rionero

Storie umane: sfuggito alle persecuzioni in Africa, si è arreso a una malattia

Come nasce l'incontro? Come emerge la scoperta dell'umanità che va oltre la lingua, il colore della pelle, la differente religione, le diverse canzoni, le storie così distanti? Chi si è reso disponibile ha potuto svelare l'arcano. Ed è una scoperta straordinaria quella di donne e uomini che sono più simili di quanto possano essere immaginati diversi. Per le esigenze avvertite, per le speranze coltivati, per i sogni custoditi. Alcune delle loro donne, mentre hanno vissuto la loro esperienza lucana, hanno concepito figli che nasceranno in uno dei nostri paesi. Respireranno fra le montagne lucane la loro prima aria quando verranno al mondo.
Non possono lavorare fino a quando non otterranno il permesso, ma qualcuno si mette alla prova in attività agricole o artigianali. Perché facendo si dà un senso al tempo che trascorre. Forse ci si può conoscere e capire più facilmente. A bella si organizza il tempo libero anche con partite di calcio. O frequentando corsi di lingua italiana.

mercoledì 18 gennaio 2012

Il centrosinistra rilanci la sua funzione politica e di governo

Il centrosinistra lucano è ad un bivio, o ritrova la capacità e l’entusiasmo di rilanciare la sua funzione politica e di governo, sapendo incontrare le esigenze vere che la crisi internazionale pone, oppure la sua missione si renderebbe abbastanza inutile.
La verifica alla Regione è aperta e non potrà concludersi sui vecchi terreni che conosciamo tutti: accordi su giunta e nomine, promesse di allargamenti a dir poco inconcludenti, ulteriore tentativo di posizionamenti all’interno dei partiti, soprattutto nel PD.
Dichiarazioni continue, criptate e rivolte al proprio interno, una evidente fibrillazione in diversi partiti della maggioranza, rischiano di offuscare l’orizzonte a cui tutti dovremmo tendere.

lunedì 16 gennaio 2012

Monti variante colta della destra europea

«Io non lancio aut aut, sono molto rispettoso verso il Pd, ma se la prospettiva di un nuovo Ulivo di cui ha parlato Bersani non c’e’ più perche’ c’e’ una svolta a destra, noi saremo competitivi con il Pd in maniera virulenta. Parleremo al suo popolo dal momento che gli stati maggiori si possono anche dividere, ma il popolo di centrosinistra e’ uno soltanto e ha più volte dimostrato che vuole un cambiamento». Non e’ un aut aut ma ci somiglia moltissimo e Nichi Vendola non ci tiene neanche troppo a smorzare i toni perche’ questa storia della Federazione tra Pd e Terzo Polo a cui lavora Fioroni, o quellaltra secondo cui la legge elettorale devono studiarsela a tavolino Pdl, Pd e Terzo Polo, come auspica Letta, per il leader di Sel e’ davvero troppo. E niente sconti alla politica europea, di destra, di cui il governo Monti e’ soltanto «una variabile colta e illuminata».

Vendola, la S&P declassa mezza Europa e lItalia scende in serie «B». Che sta succedendo?

“Keep writing, keep dreaming”. Ciao Eric.


Mercoledì scorso Eric James Borges, un ragazzo californiano di 19 anni, omosessuale, ha deciso di togliersi la vita. Non sopportava più le offese, gli insulti, le risate di scherno, le violenze, le derisioni, l’emarginazione e la non accettazione che molti ragazzi gay sono costretti a subire. Era un attivista, faceva parte del progetto Trevor, il quale si concentra sui suicidi degli omosessuali per via del bullismo omofobo. 
Cresciuto in una famiglia “ultra-cristiana”, Eric ha subito violenze verbali e fisiche da parte dei suoi genitori che, prima di cacciarlo di casa, hanno tentato di esorcizzarlo. Speravano di ‘guarirlo’, di allontanarlo dal peccato. Neanche gli ambienti scolastici gli hanno garantito la pace, un clima sereno in cui vivere, un gruppo-classe che non si facesse problemi. ”Il mio nome non era Eric, ma finocchio. Il culmine l’ho raggiunto quando sono stato assalito da tutta la classe davanti all’insegnante. Ho lasciato la scuola e ho studiato da privatista”, raccontava in un video per la campagna contro l’omofobia “It Gets Better” (“Andrà meglio”).

venerdì 13 gennaio 2012

Difendere il referendum per difendere la democrazia

Abbiamo condiviso e sostenuto la campagna di raccolta di firme per il referendum contro il Porcellum perché l’abbiamo giudicata una scelta opportuna, uno strumento per rispondere al disprezzo montante, da parte di larghi settori dell’opinione pubblica, contro le istituzioni della rappresentanza democratica e contro la politica dei partiti. Sapevamo che la partita era complicata ma non disperata; che le condizioni per un giudizio positivo della Corte circa l’accettabilità dei quesiti non erano automatiche ma neanche impossibili; che esistevano tra i costituzionalisti giudizi diversi sulla materia e che, proprio per questo, il giudizio finale poteva essere, come il Comitato promotore auspicava, positivo. Soprattutto si trattava di riaprire la partita dei rapporti tra società e politica sul tema, che straripa da tutte le parti della partecipazione e della domanda di contare, di avere voce in capitolo.

“Una giornata particolare”

Oggi è una giornata triste per la democrazia italiana. Non è nostra abitudine discutere le sentenze, ma non possiamo che guardare con molta preoccupazione all’affossamento dei referendum sulla legge elettorale deciso dalla Corte Costituzionale. In poche settimane milioni di cittadini avevano firmato per eliminare il porcellum: una vergogna che in nessuna vera democrazia sarebbe tollerabile e che a parole nessuno osa difendere. Non c’è dubbio alcuno su quale sia il giudizio della stragrande maggioranza degli elettori su questa legge elettorale, né su quale sarebbe stato l’esito del referendum.
La sentenza che impedisce loro di esprimersi direttamente assegna ora ogni decisione a questo Parlamento: il più squalificato nella storia repubblicana. Quello che ancora oggi ha salvato Nicola Cosentino dall’arresto. Quello in cui Berlusconi e Bossi, se vogliono, hanno ancora la forza di dettare legge. Non lo hanno dimostrato solo con il vergognoso voto su Cosentino, ma anche imponendo al governo Monti di eliminare ogni pur timido accenno di patrimoniale o di toccare le frequenze televisive.

giovedì 12 gennaio 2012

Potenza, città modello in accoglienza e lungimiranza

L'accoglienza dei rifugiati, in Italia, è tema assai spinoso. In giorni in cui, a Roma, si parla di sgomberare definitivamente l'insediamento di afghani nei pressi della stazione Ostiense, raccontare un'esperienza positiva può risultare utile. E la provincia di Potenza, da questo punto di vista, sta svolgendo un lavoro eccellente. Abbiamo intervistato Paolo Pesacane, Assessore alle Politiche Sociali e Immigrazione: «Il nostro lavoro è ispirato a un’idea di accoglienza diffusa sul territorio, evitando le concentrazioni in un unico luogo, di per sé foriere di esclusione sociale. Abbiamo cercato di abbandonare la logica dell’emergenza e fornire servizi il più possibile omogenei a cittadini italiani e stranieri.

Un anno migliore per un’Italia migliore

 
Un anno migliore per un’Italia migliore. Sinistra Ecologia Libertà farà la sua parte, cominciando con questo calendario che vuole percorrere il 2012 attorno alle parole chiave del nostro tempo e del nostro impegno.
Un’agenda di temi su cui costruire analisi, ricerca, iniziativa, proposta, consenso: la cura del territorio e la messa in sicurezza del nostro paese, la riduzione delle spese militari, un reddito di cittadinanza che dia ai giovani il diritto alla dignità, una proposta di manovra che per una volta faccia pagare chi non lo ha mai fatto, la tutela dei nostri beni comuni, le battaglie per i diritti civili, un’idea d’Europa che torni a parlare il linguaggio della democrazia e non quello delle banche, una Rai finalmente affrancata dagli appetiti dei partiti…
Dodici mesi, dodici campagne politiche per dare concretezza alle cose da fare e da dire. E per darci un tempo migliore: ce lo meritiamo.

Claudio Fava

mercoledì 11 gennaio 2012

Un’alternativa all’abrogazione dell’art. 18

Eurostat e Istat ci hanno comunicato che gli ultimi dati sulla disoccupazione  in Europa e in Italia, che sono, al novembre 2011, pari a 10,3% e 8,6%. Quindi l’Italia sta meglio della media degli altri paesi europei? Solo apparentemente. Infatti se noi sommassimo all’elenco dei disoccupati  quei lavoratori che ancora non lo sono perché percepiscono il trattamento di cassa integrazione (che nel 2011 è stato erogato per l’equivalente di 953 milioni di ore) il dato della disoccupazione italiana balzerebbe immediatamente sopra l’11%. Questo e non altro sarebbe l’effetto immediato della cancellazione dell’articolo 18 dello statuto dei diritti dei lavoratori, poiché renderebbe possibile il licenziamento per motivi economici ricadendo sulle spalle di tutti dei dipendenti delle aziende in crisi, che in questo periodo sono molte.

Una manovra più giusta. Le proposte di SEL

 Sappiamo che siamo in una situazione di estrema emergenza, nel pieno di una crisi scatenata dalla finanza globale e aggravata dall’inerzia prolungata del governo Berlusconi e dagli altri governi europei, ma inutile illudersi: con una manovra tutta schiacciata sul lato delle imposte, che soffoca i ceti medio – bassi, non ne usciamo. Dobbiamo ripartire da parole d’ordine che sappiano coniugare crescita ed equità. Colpire i grandi patrimoni, far pagare chi può permetterselo, e chi fino ad oggi non lo ha fatto.

Patrimoniale. Una patrimoniale straordinaria da 200 miliardi per ridurre lo stock del debito ed una ordinaria biennale da 5 miliardi all’anno il cui gettito sia investito per una prospettiva credibile e una crescita sostenibile sarebbe un segnale di inversione del trend del debito, unico modo per uscire dalla crisi evitando l’aggressione dei mercati.

Bersani, non sacrificare il futuro del centrosinistra

Il leader di Sel: «La foto di Vasto non esiste più. E ora temo che per il Pd il governo Monti da esecutivo d’emergenza diventi base per altre alleanze». No alla politica dei due tempi. Il governo affronti con la patrimoniale il tema della redistribuzione della ricchezza. La foto di Vasto oramai è strappata, ma Bersani non faccia morire sull’altare del governo Monti quel «nuovo centrosinistra» che non solo era dato vincente da tutti i sondaggi, ma aveva ridato speranza a milioni di italiani. Il leader di Sel e presidente della Puglia Nichi Vendola appare preoccupato e mette in guardia il Pd dal pericolo di considerare il governo dei tecnici non come strumento d’emergenza, ma come propedeutico per nuove alleanze.

Presidente, la manovra Monti è legge. Servirà?
«È sbagliata socialmente e probabilmente inutile dal punto di vista del contenimento del debito pubblico perché non è in grado neppure di evocare il tema dirimente della crescita. Viceversa spinge il paese dentro la voragine recessiva».